Film

La location cinematografica altoatesina sul tappeto rosso a Venezia

30.08.2023
2 min

Proprio in questi giorni la location cinematografica dell’Alto Adige sarà sul red carpet della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: ben due film altoatesini sono infatti presenti all’80esima edizione della Biennale, che apre i battenti oggi.

In concorso a Venezia troviamo il lungometraggio italo-svizzero Lubo, che lo scorso novembre ha girato per tre settimane in Alto Adige. Nella narrazione, i paesaggi altoatesini sono diventati la Svizzera, in cui il protagonista è stato richiamato alle armi. Il dramma storico racconta la storia del giovane nomade Lubo, interpretato dall’attore tedesco Franz Rogowski, che si vendica della perdita della sua famiglia con un’insolita vendetta contro i colpevoli. Il cast comprende anche Christophe Sermet, Valentina Bellè, Noemi Besedes e Cecilia Steiner, oltre a Joel Basman. Sono state coinvolte anche numerose maestranze e imprese locali, come ad esempio Florian Mohn, che ha svolto il ruolo di location scouter e manager, la sarta meranese Katia Schweiggl, che ha realizzato uniformi e abiti dell’epoca, oppure ancora il bolzanino Eros Rodighiero che, in qualità di assistente scenografo, insieme a un team di montatori, pittori e tecnici ha ricostruito un set fedele agli anni Quaranta.

Tra ben 63 progetti, il secondo lungometraggio della regista bolzanina Maura Delpero, Vermiglio o la sposa di montagna, è stato selezionato per partecipare al Venice Gap-Financing Market, che si terrà dall’1 al 3 settembre nell’ambito del Venice Production Bridge Industry Space, durante la Mostra del Cinema di Venezia. Il progetto è stato sostenuto da IDM nella fase di sviluppo e poi di produzione e ruota attorno a tre sorelle che vivono in un piccolo villaggio di montagna italiano alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il film si concentra sulla loro metamorfosi e crescita dopo l’arrivo di un soldato che una delle sorelle sposa. La sceneggiatura è dell’altoatesina Maura Delpero, che cura anche la regia. Il Gap Financing Market di Venezia le offre l’opportunità di incontrare professionisti del settore come produttori, finanziatori pubblici e privati, distributori e fornitori internazionali.

Ma progetti di registi altoatesini, supportati da IDM, sono stati presentati anche ai festival di Locarno e della Bosnia-Erzegovina. Il regista Georg Zeller, che vive in Alto Adige, ha realizzato il documentario Souvenirs of War, che è stato presentato in anteprima al Sarajevo Film Festival il 17 agosto. Il documentario mostra una società bosniaca ancora profondamente divisa dalla guerra e dal genocidio, che è sempre in lotta con le ombre del passato e che tuttavia deve cercare di presentare ai turisti un’immagine positiva e piena di speranza. Il documentario è una produzione della Helios Sustainable Films di Bolzano, in collaborazione con Antitalent d.o.o, Zagabria, Dokument d.o.o, Sarajevo e Florian Film Colonia e, come Vermiglio o la sposa di montagna, è stato supportato da IDM in fase di pre-produzione.

L’8 agosto, il documentario Vista Mare, di Julia Gutweniger e Florian Kofler, è stato presentato nella sezione “Settimana della critica” del Festival di Locarno. Il film – una produzione di Albolina Film di Bolzano in coproduzione con Eutopiafilm di Innsbruck – mostra cosa si nasconde dietro il dolce far niente estivo sull’Adriatico: un gigantesco sistema che rende possibile il turismo di massa.

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