Innovazione

Il progetto Interreg QAES porta aria nuova nelle scuole

29.10.2021
3 min

La scarsa qualità dell’aria nelle scuole rende gli studenti più stanchi e fa abbassare il loro livello di attenzione. Nel corso di questi ultimi due anni, il progetto Interreg QAES ha riunito imprese di diversi settori, provenienti dall’Alto Adige e dal Ticino, per sviluppare soluzioni che contrastassero questa problematica, insieme ai partner di progetto IDM, EURAC Research, il Laboratorio analisi aria e radioprotezione della Provincia Autonoma di Bolzano, Agenzia CasaClima, il Comune di Bolzano e altri cinque partner svizzeri. È stata data priorità a soluzioni che non comportassero quasi nessuna modifica strutturale, che potessero essere applicate anche ad altri edifici scolastici, che avessero bassi costi d’acquisto e manutenzione e che fossero efficienti dal punto di vista energetico.

Trattandosi di un progetto Interreg che coinvolge due territori europei, lo scambio di esperienze tra i partner di progetto è stato essenziale. In questo modo si sono stabiliti preziosi contatti con i partner al di là del confine e si è creata una rete di conoscenze e competenze.

In Alto Adige sono state scelte sei scuole a Bolzano, Bressanone e Andriano, che per la loro particolare situazione sono state considerate i progetti pilota più adatti. Ogni edificio presentava delle problematiche specifiche che le imprese hanno dovuto affrontare. I risultati sono stati presentati questo fine settimana, durante la fiera #EUinmyRegion, che si è svolta presso il NOI Techpark. Le campagne di misurazione hanno ad esempio dimostrato che i cosiddetti semafori di CO2 – cioè sistemi di allarme con sensori che cambiano colore non appena è necessaria una ventilazione dell’ambiente – possono contribuire in modo significativo a migliorare la qualità dell’aria senza che la temperatura della stanza scenda troppo a causa di una ventilazione errata e troppo prolungata.

Allo stesso tempo, per la prima volta in Italia, è in via di sviluppo una prassi di riferimento che possa dare indicazioni su come condurre in maniera uniforme il monitoraggio dell’aria interna, in modo che i risultati possano essere confrontati. L’obiettivo è quello di fornire alle scuole italiane uno strumento efficiente per effettuare misurazioni in modo autonomo e con una qualità affidabile, per interpretarle correttamente e poter poi intervenire con misure appropriate.

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