Turismo

Ispirazione, innovazione e cooperazione nel settore del turismo

24.11.2023
3 min

Anziché turismo, “TourisMUT”. Questo è il leitmotiv della strategia turistica dell’Alto Adige, ancorata nel Programma provinciale per lo sviluppo del turismo 2030+ (PPST 2030+). Un sondaggio in cui IDM ha intervistato 9.500 attori del turismo mostra che più della metà delle imprese intende introdurre nei prossimi cinque anni delle innovazioni, in particolare nel settore della sostenibilità. Altri ambiti di innovazione sono comunicazione con gli ospiti, edilizia sostenibile ed energie rinnovabili, nuovi servizi e offerte in loco, procedure interne e risorse umane. Il 70% degli operatori considera vantaggioso uno scambio di conoscenze più intenso e importanti le cooperazioni per la capacità innovativa del turismo.

Ma come si può realizzare un simile scambio intenso nonché aggiornamento e perfezionamento mirati nel settore dell’innovazione? Assieme a partner e istituti di ricerca, IDM ha sviluppato un ampio programma di innovazione, al cui centro c’è TourisMUT.

La piattaforma di ispirazione e apprendimento TourisMUT si basa sul leitmotiv della strategia del turismo e si presenta come punto di contatto centrale per informazioni e fonti di ispirazione. TourisMUT non è solo una piattaforma: accanto ai contenuti digitali, format fisici come workshop, viaggi studio ed eventi favoriscono lo scambio diretto e la conoscenza. Attualmente al centro del primo dei sei campi d’azione della strategia del turismo altoatesino ci sono le sinergie tra l’agricoltura e il turismo. Misure quali la sensibilizzazione reciproca, un buon networking ed eventi informativi vengono già messi in atto. Una stretta collaborazione tra i due settori è, infatti, di primaria importanza.

In primo piano: turismo e agricoltura

Precursori e imprenditori di diversi settori e branche si sono incontrati lo scorso anno su invito di IDM, dell’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV) e dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (SBB) per affrontare insieme la questione di come si possano aumentare le sinergie tra i due settori tanto importanti per l’Alto Adige dell’agricoltura e del turismo.

Dopo una “simulazione del futuro” con 140 interessanti idee, sono emersi tre ambiti di intervento: misure di sensibilizzazione, migliore coordinamento di domanda e offerta dei due settori e progetti scolastici comuni ovvero lo sviluppo di moduli didattici specifici da parte delle scuole professionali agrarie e alberghiere, affinché gli attori del futuro più importanti possano fare rete sin dall’inizio e rafforzare la conoscenza reciproca.

Una misura già avviata è la nuova serie di eventi “Ospite dai pionieri”. La prima edizione di questo format si è svolta a inizio ottobre in Val d’Ega. Il concept si basa su aziende innovative e pionieristiche di entrambi i settori che mostrano come affrontino le sfide, dettino tendenze e aprano nuovi orizzonti nella cooperazione. I partecipanti possono non solo conoscere in prima persona imprese che fungono da fonte di ispirazione, ma anche ascoltare interventi di esperti e partecipare attivamente alle discussioni.

Il 29 novembre è in programma il secondo appuntamento di “Ospite dei pionieri”. Andremo in Val Venosta, dove visiteremo la latteria bio di Prato allo Stelvio, l’allevamento ittico Saldur presso l’Ausserglieshof di Val di Mazia e il ristorante Flurin di Glorenza.

 

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