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Comunicato stampa

Via libera al primo round di finanziamenti 2023

Prima call dell’anno: dodici produzioni sostenute da IDM, di cui la metà proviene dall’Alto Adige

27.03.2023
5 min

Con l’approvazione del primo round di finanziamenti si è ufficialmente aperto l’anno cinematografico altoatesino 2023. Dodici progetti, di cui sei altoatesini, saranno sostenuti con il Fondo altoatesino per l’audiovisivo, gestito da IDM Alto Adige. La gamma di lungometraggi finanziati spazia da una tragicommedia che affronta la morte di una persona cara, a un dramma storico che racconta la storia di tre sorelle alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fino ad arrivare a un mystery thriller su tre amici che si trovano improvvisamente a dover affrontare pericoli soprannaturali durante una difficile scalata. A questi si aggiungono cinque documentari, due cortometraggi e una serie. Si prevede che i progetti finanziati genereranno un effetto Alto Adige (quindi un valore aggiunto al territorio) di 3,4 milioni di euro. 

Sono dodici le produzioni che IDM Alto Adige ha approvato per la prima delle tre call dell’anno: nove dall’Italia, di cui sei dall’Alto Adige, una dalla Germania e due dall’Austria. IDM ha seguito le indicazioni di una commissione di esperti di alto livello, che ha esaminato attentamente tutti i progetti presentati. «In questo round di finanziamenti, la metà dei progetti approvati proviene proprio dall’Alto Adige. L’aumento del numero di produzioni altoatesine finanziate è un trend che stiamo osservando da diverso tempo. Questo significa che le nostre case di produzione sono, ormai da anni, alla pari di quelle tedesche, italiane e austriache e, grazie al loro approfondito know-how e alla loro rete professionale, avviano interessanti collaborazioni internazionali», afferma Vera Leonardelli, direttrice del dipartimento Business Development di IDM.

Sono previsti 77 giorni di riprese in Alto Adige per le produzioni finanziate: dall’Alta Pusteria alla Val Senales, dalla Val d’Ega allo Sciliar. Il totale dei finanziamenti per questo round ammonta a 1,5 milioni di euro, ma oltre 3,4 milioni di euro rimarranno sul territorio. «Le produzioni che ricevono un finanziamento devono impegnarsi a spendere almeno il 150% dell’importo del finanziamento stesso in Alto Adige. In questa prima call siamo addirittura a quasi il 230%», specifica Leonardelli. «Più della metà delle spese si traduce in compensi per le maestranze locali, ma sono coinvolti anche altri servizi come il catering, l’artigianato o i pernottamenti per la troupe. Quindi molto valore aggiunto rimane nel nostro territorio».

Uno dei progetti che daranno questo valore aggiunto all’Alto Adige è la tragicommedia Marianengraben di Eilee Byrne, prodotta dalla Albolina Film di Bolzano insieme alla SAMSA Film di Lussemburgo. Racconta la storia di Anna, che vuole togliersi la vita a Rimini perché lì è annegato il suo fratellino e da allora è tormentata da sensi di colpa. Durante il viaggio, però, inizia a nutrire dei dubbi su questo piano. Tre sorelle di un piccolo paese italiano di montagna e i loro tragici destini sono invece al centro del dramma storico Vermiglio o la sposa di montagna, della regista bolzanina Maura Delpero. Le cose invece si fanno inquietanti nel thriller drammatico Vertigine nera (Dark Vertigo) di Giancarlo Soldi, in cui tre amici alpinisti vogliono conquistare una montagna mitica nonostante gli oscuri presagi e si ritrovano in balia di un duello con un essere soprannaturale.

Il documentario Grand-Popo ritrae la drammatica situazione dell’omonimo villaggio in Africa occidentale, gravemente colpito dai cambiamenti climatici e alla ricerca di soluzioni per combattere la povertà. Il film è prodotto da Helios Sustainable Films di Bolzano insieme a Point du Jour - Les Films du Balibari (Parigi), Bam Bam Cinema Cooperativa (Porto) e Merveilles Production (Cotonou – Benin). Il film è diretto da Nuno Escudeiro, che vive attualmente a Bolzano. Un altro regista altoatesino, il bolzanino Andreas Pichler, presenta Leben mit Bären, un documentario che racconta la storia del famoso orso M49 sulle Alpi trentine. Il progetto viene realizzato in collaborazione con la Miramonte Film di Bolzano e la berlinese Gebrueder Beetz Filmproduktion. In una sorta di video-diario, Undine* racconta l’elaborazione di una violenza sessuale nell’omonimo documentario di Felix Rier, prodotto da Helios Sustainable Films di Bolzano con Torero Film di Berlino. Viene inoltre sostenuto il documentario Stilfserjochstraße - Documentary, prodotto per il 200° anniversario della strada del Passo dello Stelvio, sotto la regia di Hans Hofer insieme a Hoi! Film Oberolberndorf.

Tre progetti vengono sostenuti da IDM nella fase di pre-produzione. Artist è una serie documentario di Lorenz Klapfer, prodotta da TGM Media Group di Ora, in cui per ogni episodio verrà presentato un artista e il suo lavoro. Il dramma cinematografico Idda racconta la storia di due amiche che intraprendono un’escursione sul cratere dell’Etna e devono superare conflitti personali. Il progetto è di Marco Borromei, che lo ha sviluppato nello Script Lab RACCONTI di IDM, mentre la regia è di Irene Dionisio. Il road movie Ramses di Abu Bakr Shawky mostra, attraverso il black humor, un giornalista che entra in una crisi diplomatica.

In questa prima call dell’anno vengono finanziati anche due cortometraggi. Il progetto tedesco Wolkenfabrik di Hannes Lang parla dell’area mineraria della lignite della Renania, nel contesto dell’attuale crisi climatica ed energetica. Il cortometraggio Una notte, della Frabiatofilm di Alessio Vasarins, invece, mostra come un evento imprevisto cambi drammaticamente, nel giro di una notte, il rapporto tra due persone.

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