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Comunicato stampa
L’Alto Adige ospita la 4ª edizione dell’Audio-Visual Producers Summit e si presenta come location cinematografica attrattiva
Per tre giorni Merano è il centro del mondo internazionale dei produttori: in occasione della 4ª edizione dell’Audio-Visual Producers Summit, al Kurhaus si incontrano rappresentanti del settore provenienti dall’Italia e dall’estero. Sono presenti esponenti di rinomate società di produzione e distribuzione cinematografica, piattaforme di streaming, enti di promozione, emittenti televisive e studi indipendenti. L’evento offre loro un ricco programma di scambi professionali e tavole rotonde su temi di grande attualità per il settore. L’incontro è organizzato da APA, l’Associazione Produttori Audiovisivi. Partner altoatesini di questa edizione sono la Provincia Autonoma di Bolzano e IDM Alto Adige, che vogliono cogliere l’occasione per presentare il territorio come un’attrattiva location cinematografica e ponte tra Nord e Sud.
«L’AVP Summit è un’opportunità preziosa per posizionare la location cinematografica dell’Alto Adige sia a livello nazionale che internazionale, per avviare nuove cooperazioni e per rafforzare le reti esistenti», afferma il presidente di IDM Hansi Pichler, che ieri ha rappresentato IDM durante il saluto ufficiale. L’Alto Adige è sì un territorio relativamente giovane nel settore cinematografico, ma ha già raggiunto un’ottima reputazione a livello mondiale, grazie anche ai finanziamenti cinematografici. «Il nostro territorio può ormai contare su una squadra di professionisti di altissimo livello: al momento sono 794 gli operatori e le imprese attivi nell’industria cinematografica locale. Guardando al periodo fino alla fine del 2024, il fondo cinematografico altoatesino ha finanziato 275 progetti, tra cui due candidati agli Oscar. Quando ci presentiamo in questa illustre cornice come location cinematografica attraente e professionale, lo facciamo con orgoglio e consapevolezza delle nostre capacità», conclude Pichler.
«Siamo molto felici che Merano sia stata scelta come sede di questo prestigioso evento del settore cinematografico», afferma la presidente dell’Azienda di soggiorno di Merano Ingrid Hofer. «La nostra città ha storicamente una forte affinità con le immagini in movimento. Nel 1919 c’erano addirittura quattro cinema a Merano: un numero considerevole per una città relativamente piccola. Inoltre, Merano è stata più volte location per le riprese di numerosi progetti cinematografici nazionali e internazionali».
Il prestigioso incontro di settore, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, è un progetto di APA, promosso dal Ministero della Cultura (MiC), supportato dal Ministero degli Affari Esteri (MAECI) e dall’ICE, e organizzato in collaborazione con la Producers Guild of America (PGA) e la Motion Picture Association (MPA). All’evento partecipano produttori provenienti da Italia, Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Durante le tavole rotonde con esperti del settore vengono affrontate le sfide e le opportunità attuali per l’industria. Al centro ci sono anche temi di grande rilevanza, come ad esempio il valore delle coproduzioni, l’impatto delle nuove tecnologie – come l’intelligenza artificiale –, i modelli di finanziamento, gli incentivi fiscali e i sistemi di sostegno pubblico nel contesto internazionale. In questa edizione particolare attenzione è rivolta allo scambio e alla collaborazione tra il mercato cinematografico tedesco e quello italiano, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente queste relazioni.
Le coproduzioni internazionali sono un tema a cui IDM tiene da tempo:
«Negli ultimi anni si è registrata una chiara tendenza verso le coproduzioni internazionali. È un ambito che stiamo rafforzando in modo mirato, anche con l’obiettivo di coinvolgere le case di produzione locali in qualità di coproduttori. L’Alto Adige si propone come un ponte culturale ed economico, in particolare tra l’Italia e l’area di lingua tedesca», afferma Renate Ranzi, Head Film Commission di IDM. Lo scorso anno sono stati sostenuti complessivamente 26 progetti, di cui 13 in fase di produzione, otto dei quali coproduzioni internazionali. Questo sottolinea non solo l’attrattiva dell’Alto Adige per i partner internazionali, ma anche l’orientamento strategico di IDM.