Secondo il Piano clima 2040, l’Alto Adige è intenzionato a promuovere le costruzioni in legno sul territorio. Esempi di altri Paesi mostrano come sia possibile raggiungere questo obiettivo in modo sostenibile e, al tempo stesso, anche economico. IDM Alto Adige ha recentemente organizzato un viaggio studio a Monaco di Baviera per osservare da vicino, insieme a rappresentanti dell’industria e del commercio, della politica e dell’amministrazione, questi esempi di successo. Insieme all’Assessore provinciale all’agricoltura e alle foreste Arnold Schuler e a Franz Locher, consigliere provinciale, i partecipanti non solo hanno visitato due progetti pionieristici di costruzioni in legno, ma hanno anche ricevuto preziose informazioni sulle pratiche di costruzione in legno della capitale bavarese e sul suo programma di finanziamento.

«Il legno è una materia prima particolarmente sostenibile perché è rinnovabile e il suo utilizzo nelle costruzioni e ristrutturazioni degli edifici è molto rispettoso del clima e dell’ambiente. Per questo motivo vogliamo promuovere l’utilizzo del legno come materia prima nell’industria delle costruzioni, sia nel settore pubblico che in quello privato», afferma l’Assessore provinciale Arnold Schuler. Questo è previsto anche dal Piano clima Alto Adige 2040. La promozione delle costruzioni in legno in Alto Adige è anche uno degli obiettivi del gruppo di lavoro altoatesino ProRamus, che supporta l’industria del legno come settore strategico e dà la possibilità agli attori del settore di confrontarsi tra loro. Numerosi componenti del gruppo di lavoro hanno accettato l’invito a partecipare al viaggio studio.

ProRamus è coordinato da IDM Alto Adige, che vuole portare avanti rapidamente gli obiettivi del gruppo: «Vediamo una grande opportunità per aumentare la percentuale di costruzioni in legno anche in Alto Adige. Per fare questo, bisogna pensare fuori dagli schemi e osservare gli esempi in cui l’uso del legno come materiale da costruzione ha già avuto particolare successo», dichiara il CEO di IDM Erwin Hinteregger. In parallelo, è necessario analizzare come queste misure potrebbero essere adottate e ottimizzate in Alto Adige. Durante il viaggio studio sono stati visitati due esempi di successo: il “Prinz Eugen Park” di Monaco di Baviera, il più grande complesso residenziale in legno della Germania, e il campus sportivo del Politecnico di Monaco di Baviera nel parco olimpico, anch’esso costruito in legno.

La visita al complesso residenziale “Prinz Eugen Park” è stata guidata da Ulrike Klar, direttrice del Dipartimento di Urbanistica di Monaco di Baviera, e da Markus Damiani dell’azienda Ligno Alp di Bressanone, che si è occupata della costruzione di parte del complesso. Il risultato: un edificio ecologico con oltre 200 unità abitative. Si tratta di un progetto pilota di edilizia sostenibile unico in Europa. L’azienda pusterese Rubner, specializzata in costruzioni in legno, è stata coinvolta nella costruzione del campus sportivo del Politecnico di Monaco, all’interno del parco olimpico. Durante la visita a questa costruzione, Volker Schreier, di Rubner Holzbau, e Matthias Rubner, di Rubner Holding, hanno spiegato ai partecipanti quali sono stati gli elementi più importanti nella realizzazione dell’edificio.

Nella tematica delle costruzioni in legno, Monaco di Baviera può essere considerata una dei pionieri in Europa. Diversi anni fa il Comune di Monaco ha deciso di supportare la realizzazione di progetti innovativi in legno con un relativo programma di sovvenzioni. Questo programma durerà fino alla fine del 2027, con un massimo di 1.000 abitazioni sovvenzionate ogni anno. Tra le possibili costruzioni future figurano via Hochmuttinger a Feldmoching, il sito dell’ex caserma “Bayernkaserne” a Freimann e Freiham. Il complesso residenziale al “Prinz Eugen Park” servirà quindi da modello: qui, infatti, la città di Monaco ha aperto una nuova strada associando l’assegnazione dei terreni a criteri ecologici e sociali.