È in consultazione pubblica, fino al 15 settembre 2022, il progetto di Prassi di Riferimento dal titolo Prodotti a base biologica - Qualificazione ambientale e sociale: indirizzi applicativi a livello di organizzazione e di prodotto.

Il termine “bio-based” viene usato per prodotti (bottiglie, materiali isolanti, legno e prodotti in legno, carta, solventi, intermedi chimici, compositi, ecc.) interamente o parzialmente derivati da biomassa. Durante la produzione di prodotti bio-based, la biomassa può subire diversi gradi di trasformazione, dando origine a prodotti bio-based più o meno complessi. Sono compresi sia materiali derivanti da semplici processi fisici o meccanici, come il legname segato o le fibre di canapa utilizzate come isolanti, sia materiali ottenuti per frazionamento, estrazione o prodotti intermedi. Molti polimeri tradizionali sono già stati sostituiti con equivalenti bio-based, come ad esempio il polietilene (PE), il polietilene tereftalato (PET), la poliamide (PA), l’acido polilattico (PLA), e il poliuretano (PU).

Le aziende possono dichiarare il contenuto di biomassa presente nei loro prodotti, ad esempio richiedendo il marchio bio-based in accordo alla norma EN 16785-1. Tuttavia, il contenuto bio-based di un prodotto non fornisce alcuna informazione sul suo impatto ambientale o sulla sua sostenibilità. Le valutazioni comparative del ciclo di vita di oggetti e imballaggi in plastica suggeriscono che l’impatto ambientale non migliora significativamente se le materie prime sono bio-based anziché fossili. Piuttosto, gli impatti si spostano: mentre le plastiche convenzionali a base fossile, ad esempio, rilasciano una maggiore quantità di CO2, con relativo impatto sul clima, l’impronta ecologica delle plastiche a base biologica si manifesta con un potenziale di acidificazione e di eutrofizzazione più elevato e con un certo fabbisogno di terreno. Ciò è dovuto alla produzione agricola delle materie prime. Ci può essere una competizione per la terra con la produzione di cibo, oppure la compensazione e le aree forestali possono diminuire. Il marchio non può compensare queste dinamiche.

Gli organismi di normazione europei e nazionali stanno quindi lavorando alla transizione verso una bioeconomia sostenibile in Europa. Lo sviluppo di un concetto di sostenibilità adatto allo scopo include anche il presente documento, che è stato sviluppato da Unitelma Sapienza e dall'Università Tecnica di Berlino, nell'ambito del Tavolo di lavoro UNI “Sostenibilità dei prodotti bio-based”. In particolare, avendo come riferimento la norma UNI EN 16751:2016 (“Prodotti a base biologica - Criteri di sostenibilità”), il progetto di prassi fornisce alle aziende indirizzi applicativi per la qualificazione ambientale e sociale di prodotti a base biologica.