Film

L’Alto Adige è presente anche nel terzo round di finanziamenti cinematografici

24.11.2022
4 min

Continua la forte presenza dell’Alto Adige anche nel terzo round di finanziamenti cinematografici del 2022, che questa volta vedono i vari progetti spaziare dalla fiction al musical, fino ad arrivare ai documentari. Noi di IDM sosterremo cinque progetti nella fase di produzione. Due cortometraggi e due ulteriori progetti, invece, riceveranno un finanziamento per la pre-produzione. Si prevede che i progetti finanziati genereranno un effetto Alto Adige di sei milioni di euro. Inoltre, per alcuni di questi sono previste riprese “green”.

Sette dei progetti provengono dall’Italia, di cui tre dall’Alto Adige, e due dalla Germania. Inoltre, con un totale di almeno 63 giorni di riprese previste nel nostro territorio, anche in questa terza call si concentra una forte esperienza e know-how cinematografico altoatesino: dalla Miramonte Film di Bolzano, alla Enrosadira Pictures di Merano, alla TGM Media Group di Ora, oltre al contributo di produttori e produttrici locali come Andreas Pichler, Lorenz Klapfer, Nancy Camaldo e Lisa Maria Kerschbaumer.

 

I progetti in pillole

Il film storico Call me Levi, di Neele Vollmar, racconta la storia di Levi Strauss e Jacob Davis, il famosi inventori dei blue jeans che, dopo essersi persi e ritrovati, danno vita ad una vera e propria rivoluzione della moda.

Prodotto dalla Lumière & Co. di Milano e dalla Tarantula di Liegi è invece il lungometraggio Le assaggiatrici, di Silvio Soldini, dove si racconta il destino di una giovane donna costretta a lavorare come assaggiatrice per Adolf Hitler nel 1943. 30 dei 48 giorni di riprese previsti per la fiction dovrebbero essere girati in Alto Adige.

Un film sull’autodecisione, sulla coesione e sulla famiglia è Polvo Seran, di Carlos Marques-Marcet e Clara Roquet. La commedia drammatica è prodotta dalla Kino Produzioni di Roma, in coproduzione con la Lastor Media di Barcellona e la Alina Film di Ginevra e racconta il legame tra Claire, malata di cancro e Chalo. I due decideranno di sottoporsi ad eutanasia insieme e la scelta scatenerà diverse reazioni nella famiglia.

Il documentario Wasserstoff Global offre una panoramica sull’attuale hype legato all’idrogeno come fonte di energia e mette in evidenza le opportunità e i rischi ad esso correlati. Il progetto è diretto da Andreas Pichler e prodotto dalla Miramonte Film di Bolzano, in coproduzione con la Eikon Media di Stoccarda e la Relation04 Media di Harstard.

Il quinto progetto ad essere sostenuto è Healing Images, che tratta del superamento di un trauma e del lavoro di una psicoterapeuta che ha sviluppato un metodo di lavoro proprio: offrire un processo di guarigione attraverso le immagini e senza l’utilizzo delle parole. Il film è diretto da Andrea Deaglio e prodotto dalla Malfé Film di Torino.

Infine, l’avventura fantasy Cowboy di Lisa Maria Kerschbaumer, che racconta di un magico mondo parallelo, è prodotta dalla Enrosadira Pictures di Merano e dalla Reynard Films di Lipsia, mentre il lungometraggio Wolf, della regista e sceneggiatrice Nancy Camaldo, narra la storia mistica di una giovane donna che deve difendersi da un lupo e si trasforma improvvisamente in lui. Il progetto è prodotto dalla Elfenholz Film di Monaco.

Anche nella terza call dell’anno sono presenti cortometraggi che ricevono un finanziamento da parte di IDM Alto Adige. Nura, del regista e sceneggiatore Lorenz Klapfer, prodotto da TGM Media Group di Ora e dalla casa di produzione Sandgrain di Berlino, disegna un futuro distopico attraverso il cambiamento climatico. Il film d’animazione Choices and Changes, invece, prevede una serie di dieci episodi. La regista Miriam Muraca mette in luce le preoccupazioni, i problemi e gli interessi che allarmano la generazione dei millennial digitali. ZENIT ARTI AUDIOVISIVE di Torino è responsabile della produzione.

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