Nell'ambito del progetto CEFoodCycles, il 20 giugno 2025 si è tenuto un incontro virtuale di alto livello. L'obiettivo era quello di fornire alle aziende conoscenze pratiche sul quadro giuridico dei processi di upcycling e sulla pubblicità ambientale (“green claims”). Luca Galizia, avvocato dello studio Keller & Heckman di Bruxelles, specializzato in diritto agricolo, alimentare, degli imballaggi e commerciale, è stato invitato come relatore.
La sua presentazione - sviluppata come parte del materiale formativo per le aziende - era intitolata:
“Upcycling dei sottoprodotti alimentari e green claims nella legislazione UE”.
Sottoprodotto o rifiuto? - Un percorso legale a ostacoli
Galizia ha spiegato la complessa distinzione tra rifiuti alimentari e sottoprodotti. Il fattore decisivo è che una sostanza non è considerata un rifiuto solo se il suo ulteriore utilizzo è sicuro, legalmente consentito e non comporta rischi per la salute. Questa valutazione ha un'influenza decisiva sulla possibilità di riciclare una sostanza, cioè di convertirla in nuovi prodotti.
Galizia ha prestato particolare attenzione ai sottoprodotti di origine animale, che sono soggetti a normative molto severe. A seconda della categoria di rischio (1-3), variano i requisiti per la raccolta, il trasporto, la lavorazione e l'eventuale utilizzo, ad esempio come mangime per animali o materie prime cosmetiche.
L'innovazione incontra la regolamentazione: upcycling e nuovi alimenti
Utilizzando casi di studio, come le proteine idrolizzate dai rifiuti di birreria, Galizia ha mostrato come i processi innovativi debbano essere classificati dal punto di vista normativo. Non appena un sottoprodotto viene lavorato in modo nuovo o non è stato precedentemente utilizzato per il consumo umano, entra in gioco il regolamento sui nuovi alimenti. Un esame legale tempestivo diventa in questo caso una necessità strategica.
“Indicazioni ecologiche”: tra marketing e tutela del consumatore
Una seconda parte centrale della presentazione è stata dedicata alla comunicazione legalmente conforme delle promesse di sostenibilità. Con la nuova Direttiva Empowering Consumers (2024/825/UE) e la prevista Direttiva Green Claims, l'UE sta rafforzando la sua posizione contro il greenwashing.
In futuro, le aziende che fanno pubblicità con affermazioni come “neutrale dal punto di vista climatico” o “riciclato” dovranno fornire prove scientifiche, certificazioni indipendenti e processi di valutazione trasparenti. Termini generici, etichette non certificate o affermazioni esagerate, come quando solo un aspetto di un prodotto è ecologico, sono particolarmente rischiosi.
Conclusione: CEFoodCycles promuove comportamenti legalmente conformi all'economia circolare
Con la presentazione di Luca Galizia, il progetto CEFoodCycles ha creato un importante tassello per il trasferimento di conoscenze nell'industria alimentare. Le aziende che si concentrano sull'upcycling e vogliono comunicare la sostenibilità non solo ricevono un orientamento attraverso questi formati, ma anche raccomandazioni concrete per agire in modo legalmente conforme, trasparente e credibile.
Contatto per questioni legali:
📍 Luca Galizia, Keller & Heckman LLP, Avenue Louise 54, Bruxelles
📧 galizia@khlaw.com