Comunicato stampa

Elon Musk, Patricia Highsmith e la famiglia Schuen

Il primo round di finanziamenti dell’anno racconta molte storie vere su personaggi reali… ma non solo

17.03.2025
5 min

Alta tensione, dramma e conflitti: i dieci progetti cinematografici del primo round di finanziamenti dell’anno, sostenuti da IDM Alto Adige, non lasciano indifferente nessuno. Vengono raccontate storie vere, come nel dramma alpinistico Bianco, nella docu-serie true crime Master Forger su una grande truffa nel mondo dell’arte, o nel documentario Tesla Files, che indaga le operazioni di Elon Musk. Vengono finanziate anche avvincenti fiction, come il terzo capitolo della serie fantasy Woodwalkers, il thriller Switzerland, incentrato sulla scrittrice di gialli Patricia Highsmith, interpretata dalla premio Oscar Helen Mirren, il film Spaziergang nach Syrakus, che racconta una fuga dalla DDR, e il dramma Elisa – Io la volevo uccidere, con Barbara Ronchi nel ruolo principale, in cui un’assassina affronta il proprio passato. Un tema tipicamente altoatesino è infine al centro del documentario Die Familie Schuen - Ladinien, Kleine Heimat, große Welt. Per la realizzazione dei dieci progetti sono previste oltre 50 giornate di riprese in Alto Adige, con un impatto economico di circa quattro milioni di euro che rimarranno nel territorio.

«In questa prima call dell’anno sosteniamo cinque film di finzione, quattro documentari e una docu-serie, di cui otto in fase di produzione e due in fase di pre-produzione», afferma Vera Leonardelli, direttrice Business Development di IDM. «Cinque dei progetti finanziati provengono dalla Germania e uno dall’Austria. Altri quattro arrivano dall’Italia, di cui uno dall’Alto Adige. Si tratta del nuovo documentario del rinomato regista bolzanino Andreas Pichler».

Tesla Files è l’ottavo progetto cinematografico di Andreas Pichler a ricevere il sostegno di IDM. In questo nuovo documentario, il pluripremiato regista si unisce ai rinomati produttori investigativi di Beetz Brothers Film Production per esaminare il marchio automobilistico Tesla di Elon Musk. Il documentario usa una massiccia fuga di dati, consegnati al quotidiano tedesco Handelsblatt, per rivelare i meccanismi interni di Tesla e il pericoloso gioco condotto dalla casa automobilistica e dal suo fondatore con la nostra sicurezza e i nostri valori.

Anche Woodwalkers vede una partecipazione altoatesina. Il film fantasy per famiglie è ormai giunto al terzo capitolo e, fin dall’inizio, tra i co-produttori accanto a blue eyes Fiction, Studiocanal Film Production, DOR FILM e Adler Entertainment, è presente anche la casa di produzione altoatesina Filmvergnuegen, con sede in Val di Vizze. La serie è tratta dalla celebre saga letteraria di Katja Brandis e racconta le avventure del mutaforma Carag. Le riprese, dirette da Jan Fehse su sceneggiatura di Gerrit Hermans, inizieranno probabilmente ad agosto, includendo anche location in Alto Adige.

Rivolto a un pubblico più adulto, Switzerland è il nuovo thriller del rinomato regista olandese Anton Corbijn, incentrato sugli ultimi giorni della scrittrice Patricia Highsmith. L’autrice trascorre il suo tempo in solitudine tra le montagne svizzere, finché la sua quiete viene interrotta dal giovane Edward Ridgeway, che cerca di convincerla a scrivere un ultimo romanzo. A interpretare la celebre scrittrice di gialli è nientemeno che la premio Oscar Helen Mirren.

Un altro progetto cinematografico finanziato nasce dalla penna della pluripremiata sceneggiatrice Heide Schwochow e di suo marito Rainer Schwochow. Il regista Lars Jessen porta sul grande schermo il dramma Spaziergang nach Syrakus, che racconta la storia di Paul Gompitz, un uomo di Rostock che pianifica la sua fuga dalla DDR. Le riprese del film prevedono anche cinque giornate a Bolzano e Merano.

Elisa Zanetti ha ucciso sua sorella, l’ha poi bruciata e ora si trova detenuta nell’istituto penitenziario sperimentale di Moncaldo. Nel suo dramma cinematografico Elisa – Io la volevo uccidere, il regista Leonardo Di Costanzo racconta il doloroso percorso interiore della protagonista, che si confronta con il proprio passato. Non si tratta di un’indagine per chiarire il delitto, ma di un viaggio emotivo per far rinascere l’assassina. Nel ruolo principale è presente Barbara Ronchi.

Per Bianco, il nuovo film di Daniele Vicari, sono previste circa 18 giornate di riprese in Alto Adige. Il film racconta una delle spedizioni alpinistiche più difficili degli anni Sessanta: la scalata del pilastro centrale del Frêney sul Monte Bianco. Un gruppo di sette alpinisti inizia l’ascesa con entusiasmo e determinazione, ma ben presto l’impresa si trasforma in una tragedia, da cui solo tre uomini riusciranno a sopravvivere.

Ladinia, con la sua lingua, la sua musica e le sue tradizioni, è al centro del documentario Die Familie Schuen - Ladinien, Kleine Heimat, große Welt di Wolfgang Moser. Il film presenta la famiglia di musicisti Schuen, insieme ad altri autori, scrittori e docenti ladini. Attraverso le loro storie, Moser esplora temi di identità e cultura, ponendo interrogativi su come preservarle di fronte alla crescente influenza del turismo e dei nuovi abitanti della regione.

L’unica serie selezionata nel primo round di finanziamenti racconta uno dei più grandi casi di frode artistica in Germania, incentrato su un gallerista, un eccentrico conte tedesco e un misterioso falsario olandese. Al centro della vicenda vi sono oltre 1.000 statue in bronzo attribuite al celebre artista svizzero Alberto Giacometti. La docu-serie Master Forger, diretta da Stefano Strocchi, combina elementi di true crime e thriller. Le riprese si svolgeranno anche in Alto Adige, con sei giornate di lavorazione. Numerosi professionisti locali saranno coinvolti in ruoli chiave, partecipando all’intera produzione.

Due progetti cinematografici hanno ricevuto un finanziamento per la pre-produzione. Nel documentario Baumi – Ein Porträt über das was bleibt, la regista Martina Valentina Baumgartner ripercorre la vita e l’eredità del padre Karl Baumgartner, uno dei più importanti produttori cinematografici dell’Alto Adige. Il film raccoglie le testimonianze di numerosi amici e collaboratori che hanno segnato il suo percorso. In Limbs of one Body, il regista Kaspar Panizza segue la straordinaria storia delle sorelle e cicliste professioniste Fariba e Yulduz, che, dopo la fuga dall’Afghanistan, sono riuscite a riprendere gli allenamenti e a rappresentare il loro Paese alle Olimpiadi di Parigi. Tuttavia, mentre loro inseguono il loro sogno sportivo, il padre si trova in Germania in attesa di un complicato procedimento d’asilo, mentre la madre e i fratelli, rimasti in Afghanistan, sono in pericolo a causa della notorietà delle due ragazze.

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